Endodonzia: cause e rimedi
L’endodonzia si occupa della cura dei problemi che partono dalla parte interna del dente, dove nel dente sano è contenuta la cosiddetta “polpa” o “nervo”.
La polpa dentaria è tra i pochi tessuti del nostro organismo che non si rigenerano, non guariscono. Per questo motivo, quando subisce un danno, essa deve, nella stragrande maggioranza dei casi, essere eliminata attraverso la cosiddetta terapia canalare o devitalizzazione. La polpa dentaria può andare in sofferenza sia per eventi unici e intensi come possono essere la carie o i traumi o per un evento di modesta entità ma ripetuto a lungo nel tempo come il bruxismo o la vicinanza ad un restauro “profondo”
In un caso o nell’altro si innesca un processo infiammatorio irreversibile che si manifesta classicamente con i sintomi del cosiddetto mal di denti (pulpite): dolore intenso, pulsante, acuito dagli stimoli termici, soprattutto dal freddo, e dalla posizione distesa (tipico dolore che notturno). Il dolore può essere irradiato attorno al dente colpito o addirittura riferito a distanza da esso tanto che in alcuni casi la diagnosi non è semplice ma il dentista ha a disposizione vari test ed esami radiografici che lo aiuteranno nell’individuazione del dente responsabile. Col passare delle ore il quadro cambia leggermente perché sarà soprattutto il caldo a dare fastidio mentre il freddo allevierà per qualche istante il dolore: quando il dentista vede arrivare il paziente con la bottiglia di acqua fresca in mano può quasi far diagnosi senza neanche far aprire la bocca al paziente!